Sono definiti tali i materiali ricavati dalla torba, lignite, carbone bituminoso, gusci secchi della frutta…
Grazie alle loro capacità porose i carboni attivi riescono ad assorbire buone concentrazioni di solventi da differenti tipologie di lavorazione (verniciatura,stampa, spalmatura, impregnazione, materiali plastici,ecc…) e costituire una valida alternativa ad altre tipologie di filtri (combustori in primis). Esistono 3 tipologie di carboni attivi: minerali, vegetali e vegetali con impregnato.
I primi sono quelli più economici e trovano largo uso nel campo del ricondizionamento dell’aria e della sua depurazione.
Quelli vegetali sono molto più costosi e trovano campo d’applicazione in lavorazioni industriali più complesse, per la filtrazione di acqua superficiale, per la rimozione di odori particolari.
Infine il carbone attivo vegetale può essere impregnato da fibre minerali e altre sostanze permette ai pori del carbone di aprirsi maggiormente e ottenere delle rese di assorbimento migliori.